Nove anni fà ci ha saluta l'indimenticabile Avvocato Prisco.
Il Peppino neroazzurro è stato un personaggio che è entrato a far parte della Storia d'Italia, non solo perchè reduce della Campagna di Russia, ma anche per le "battaglie" sportive con l'altro Avvocato, Agnelli.
Il loro amore per il calcio e la passione per le due principali Squadre italiane hanno creato un clima di battute e sfottò lungo più di trent'anni.
Vorremmo che tutti (interisti e non) si ricordassero di questa immensa figura sportiva. Tifoso più che "sportivo" decubertiano, amante della discordia tifosa e della dialettica pungente. Con le Sue battute ha riempito di colore le trasmissioni sportive fino a pochi giorni prima di volare lassù a contendere il telecomando di Sky a S.Pietro.
Col Suo fine umorismo ha fatto sorridere gli Sportivi, quelli con la S maiuscola... quelli che hanno il migliore amico Gobbo e che ci litigano durante una partita, proprio prima di andare a bere assieme.
Quelli Sportivi che si picchiano solo con pacche sulla spalla, che si prendono in giro per una partita persa, poi vanno assieme a prendere i bimbi all'Oratorio.
Quelli Sportivi che tifano per la Squadra straniera quando la Juve gioca in Coppa, ma... "cazzo che gol Platini!".
Quelli Sportivi che sorridono leggendo:
Ricordo agli amici milanisti che noi non siamo mai andati in serie B, né pagando... né gratis.
Chiedo scusa ai miei genitori, ma in mezzo alla foto di loro due io porto sempre quella di Ronaldo.
La Juventus è come una malattia che purtroppo la gente si trascina fin dall'infanzia.
La Smart? Un regalo di mia moglie per la laurea. No, non ne ho presa un'altra. È che ai tempi non me l'aveva fatto.
Di Luisa Corna apprezzo che tenga segreto il nostro rapporto.
(A Luisa Corna, incontrata a Controcampo): Ah, è lei? Non l'avevo quasi riconosciuta con tutti quei vestiti addosso.
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